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Ci sono più Paesi che partecipano alle Olimpiadi che membri dell'ONU. Come è possibile?

Scritto da Frans
8 agosto 2024

Le Olimpiadi del 2024 a Parigi sono iniziate. Uno dei miei amici, Mathijs Leeuwische è un nerd della geopolitica proprio come me, mi ha scritto questo messaggio: "Perché ci sono 206 Paesi in gara alle Olimpiadi, se ci sono solo 193 membri delle Nazioni Unite?". Una domanda molto interessante, ho pensato. Come è possibile questa discrepanza? Approfondiamo le ragioni di questa affascinante differenza.

La chiave di lettura sta nella distinzione tra gli Stati membri delle Nazioni Unite e i Comitati Olimpici Nazionali (CNO) riconosciuti dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Mentre le Nazioni Unite sono composte da 193 Stati sovrani, il CIO comprende una serie più ampia di entità, che portano il numero a 206.

Stati esclusi

Uno sviluppo significativo in vista delle Olimpiadi del 2024 è l'esclusione di Russia e Bielorussia dai Giochi. Questa decisione arriva in risposta all'invasione su larga scala dell'Ucraina, iniziata nel 2022. Il CIO ha imposto sanzioni a entrambe le nazioni, impedendo ai loro atleti di partecipare alle competizioni internazionali, comprese le Olimpiadi. 193 meno 2 fa 191. Mancano ancora 15 Paesi.

Entità statali non appartenenti alle Nazioni Unite

Alle Olimpiadi di quest'anno partecipano tredici Paesi che non sono Stati membri dell'ONU. Samoa Americane, Aruba, Bermuda, Isole Vergini Britanniche, Isole Cayman, Taipei Cinese, Isole Cook, Guam, Hong Kong, Kosovo, Palestina, Portorico e il Isole Vergini. Tutti questi Paesi hanno un proprio NOC.

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Oltre ai CNO riconosciuti, il CIO accoglie anche gli atleti che per vari motivi non possono gareggiare sotto la loro bandiera nazionale. Il Atleti neutrali individuali La categoria permette agli atleti di Paesi sospesi o non riconosciuti di partecipare ai Giochi senza rappresentare una nazione specifica. In questo modo si garantisce che il duro lavoro e il talento degli atleti non vengano messi da parte da questioni geopolitiche.

Inoltre, il Squadra olimpica di rifugiati è stata introdotta per fornire una piattaforma agli atleti che sono stati sfollati dai loro Paesi d'origine a causa di conflitti o persecuzioni. Questa squadra incarna lo spirito olimpico dando agli atleti rifugiati l'opportunità di competere sul palcoscenico mondiale, evidenziando la loro capacità di recupero e la natura universale dello sport. L'inclusione di questi atleti invia un potente messaggio di speranza, solidarietà e importanza di fornire opportunità a tutti gli individui, indipendentemente dalle loro circostanze.

La partecipazione di 206 Paesi alle Olimpiadi del 2024, nonostante siano solo 193 gli Stati membri delle Nazioni Unite, evidenzia la natura espansiva e inclusiva del movimento olimpico. Riconoscendo territori, regioni ed entità uniche, il CIO promuove una competizione più ricca e diversificata che incarna lo spirito globale dei Giochi.

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